Ultima modifica: 8 Marzo 2020

ADOLESCENZA INQUIETA

Cronaca dal mondo Cronaca locale Cultura Sport Arte, musica e spettacolo Dedicato a… Adolescenza inquieta Mirabilia

LO SPORTELLO D’ASCOLTO A SCUOLA

La scuola, insieme alla famiglia, è la principale agenzia di formazione e di socializzazione dell’individuo, uno dei perni su cui far leva per promuovere il benessere integrale (fisico, psicologico, relazionale) dei nostri ragazzi. La scuola, infatti, non è e non può essere il luogo dove avviene la pura e semplice trasmissione delle nozioni. Al contrario, la scuola è un luogo di vita, dove si sperimentano molteplici incontri tra coetanei, dove si impara la convivenza civile e a relazionarsi con gli adulti.

Sta di fatto che tutti dalla scuola si aspettano molto, sia sotto il profilo umano, dello sviluppo personale, sia sotto il profilo dell’apprendimento e della preparazione al futuro professionale. L’iniziativa di istituire lo Sportello d’Ascolto presso si inserisce in un progetto più ampio teso a valorizzare l’individuo nella sua interezza e a stimolarne una crescita tanto cognitiva quanto emozionale.

La presenza di uno Sportello d’Ascolto all’interno della scuola è una grande opportunità per affrontare e risolvere problematiche inerenti la crescita, oppure legate all’insuccesso, alla dispersione scolastica, al bullismo, o ancora tipicamente connesse al periodo dell’adolescenza. Lo Sportello di Ascolto è uno spazio dedicato prioritariamente ai ragazzi, ai loro problemi, alle loro difficoltà con il mondo della scuola, la famiglia, i pari, ecc., ma è anche un possibile spazio di incontro e confronto per i genitori per capire e contribuire a risolvere le difficoltà che naturalmente possono sorgere nel rapporto con un figlio che cresce, per accorciare le distanze tra scuola e famiglia.

Lo Psicologo Scolastico, dunque, è a disposizione degli studenti, dei genitori, degli insegnanti che desiderino un confronto con un esperto di relazioni e comunicazione tenuto al segreto professionale. Il colloquio che si svolge all’interno dello Sportello d’Ascolto non ha fini terapeutici ma di counseling, per aiutare il ragazzo a individuare i problemi e le possibili soluzioni, collaborando con gli insegnanti in un’area psicopedagogica di intervento integrato.

I contenuti di ogni colloquio con lo psicologo tenuti all’interno della scuola  sono strettamente coperti dal segreto professionale. Tuttavia, dovessero emergere delle aree-problema su cui fosse importante intervenire dal punto di vista educativo-preventivo, lo psicologo fornirà alla Scuola opportune indicazioni per promuovere in seguito nuove iniziative di prevenzione-intervento.

Le attività di ascolto rivolte agli alunni sono effettuate seguendo il metodo del colloquio psicologico, accogliendo il richiedente in spirito di non-giudizio, indirizzandolo nell’analisi del problema e nella comprensione del suo vissuto. In sintesi, l’attivazione di questo Servizio sarà un’occasione per i ragazzi:

  • di ascolto;
  • di accoglienza e accettazione;
  • di sostegno alla crescita di orientamento;
  • di informazione;
  • di gestione e risoluzione di problemi/conflitti.

Rispetto ai genitori, si privilegia il potenziamento delle capacità genitoriali e delle abilità comunicativo- relazionali con i figli, affinché essi possano trovare ascolto e supporto:

  • nell’esercizio di una genitorialità piena e consapevole.

Nei confronti dei docenti, infine, vengono fornite specifiche indicazioni psicopedagogiche da integrare nelle attività curriculari. Oltre ai colloqui individuali, il Servizio offerto dalla scuola può prevedere, su richiesta dei docenti, ampio spazio dedicato all’incontro delle classi gestito con il metodo del circle-time, allo scopo di costruire insieme una realtà in cui prendere coscienza di sé, dell’altro da sé e apertamente discutere dei propri vissuti, delle emozioni e delle problematiche tipiche dei ragazzi.

Articolo: alunni gruppo potenziamento di inglese

 

BULLISMO E CYBERBULLISMO

Bullismo: serie di comportamenti aggressivi, fisici e psicologici, nei confronti di soggetti che non sono in grado di difendersi. Si basa su tre presupposti: intenzionalità, persistenza nel tempo e asimmetria nella relazione.

Cyberbullismo: forma di bullismo che si manifesta in Rete, attraverso atteggiamenti aggressivi che vengono messi in atto sui social network.

Queste sono le parole chiave che noi alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado “Raffaello Motto” abbiamo fissato indelebilmente nella nostra memoria grazie agli insegnanti.

Andrea Cusini classe 1° sez. F

NO TRAP! (NON CADIAMO IN TRAPPOLA)



LA SCUOLA DIALOGA CON LE EMOZIONI DEI RAGAZZI

La cronaca attuale ci parla di una scuola impegnata ad affrontare i sempre più conflittuali e violenti problemi di relazione che i ragazzi manifestano tra di loro e con gli adulti.
Il nostro Istituto Comprensivo, Centro Migliarina Motto, ha dato vita a una serie di attività che avevano come scopo quello di aprire un dialogo con i bambini e i ragazzi dei diversi plessi sulle tematiche del Bullismo e Cyberbullismo. Convinti che questi fenomeni abbiano le loro radici in una mancata educazione alla gestione delle emozioni, abbiamo pensato di proporre esperienze che attraverso il dialogo conducessero i ragazzi a una maggiore consapevolezza delle dinamiche relazionali. Esiste un’educazione ai sentimenti che consiste nella decifrazione delle proprie emozioni e quindi nella capacità di gestirle, passando attraverso esperienze di vita.


Particolare attenzione è stata rivolta all’uso delle parole, che non sono neutre, ma veicolano i sentimenti e condizionano le relazioni. Nascono così i progetti “Le parole ponte” e “Cyberbullismo”, in mostra il giorno 31 maggio 2018 presso la scuola R. Motto. Oltre agli elaborati grafici e scritti, i visitatori potranno ammirare il murales che decora il cortile della scuola media apprezzando così i lavori che i nostri alunni hanno realizzato durante le ore di Alternativa alla Religione Cattolica.
Auspichiamo la partecipazione di educatori, insegnanti e genitori alla mostra, come segno di adesione alle finalità perseguite dal progetto.

L’Istituto Comprensivo Centro Migliarina Motto



IL CYBERBULLISMO

FONTE DI ISPIRAZIONE
Ci siamo informati sul cyberbullismo tramite il sito generazioni connesse (http://www.generazioniconnesse.it/site/it/home-page/) Su questo sito ci sono varie pagine dove puoi trovare altri argomenti che comprendono il cyber bullismo perresempio: sexing, pedopornografia, privacy, gioco d’azzardo ecc…

IL RISPETTO DEGLI AMICI

Chiedi ai tuoi amici di rispettare la tua PRIVACY come tu rispetti la loro: chi ècorretto chiede sempre il permesso primadi diffondere materiale (foto, video, informazioni) che non lo/la riguarda.

LA LEGGE 71/2017

Nella Gazzetta del 3 giugno 2017 è stata pubblicata la Legge 29 maggio 2017 n. 71, ovvero la legge che protegge i ragazzi dal cyberbullismo (http://www.altalex.com/documents/news/2016/09/21/bullismo-e-cyberbullismo) lo scopo di questa legge prevededi contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni: con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l’attuazione degli interventi senza distinzione di età nell’ambito delle istituzioni scolastiche.

CHI É IL CYBERBULLO?

Il cyberbullo potrebbe essere un compagno di classe, di scuola o un conoscente.
ll cyber bullo è intenzionato aprendere in giroaltri ragazzi perché stapassando un brutto momento in famiglia o personale e quindi si sfoga su coloro che lui vede come fragili o isolati.
Internet è una grande piattaforma dove tutti possono navigare e fare ricerche, però c’è un lato oscuro: le persone si nascondono dietro gli schermi e si possono camuffare facendosi passare per qualcun altro, rubare l’identità oppure prendere in giro con foto e video imbarazzanti per la vittima.

COSA S’INTENDE PER CYBERBULLISMO?

Per «cyberbullismo» si intende
qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, diffamazione, furto d’identità, alterazione, manipolazione, trattamento illecito di datipersonali in danno di minorenni, nonche’ la diffusione di contenuti online.
Noi oggi sappiamo che tutto questo è reato! E a spiegarcelo bene è il video dei Mates e Lasabri(https://www.youtube.com/watch?v=qjaOeUDclwc) che hanno pubblicato quest’estate collaborando con l’ospedale pediatrico di Milano.

SEXTING

Per il termine ‘Sexting’ s’intende l’invio di immagini “spinte” tramite social. Spesso molti ragazzi/e ritraggono se stessi senza vestiti o in atteggiamenti molto sexy. Purtroppo è un’abitudine sempre più diffusa. Tutto ciò può portare a conseguenze molto gravi e difficili da gestire. Perché ogni cosa che metti online o spedisci, esce fuori dal tuo controllo. E di conseguenza attiri più facilmente rompiscatole, ma anche veri malintenzionati.

GIOCHI ONLINE

Mentre giochi con la tua console,computer o smartphone oltre a impegnarti per vincere, devi stare attento ai tuoi avversari perché dietro ai personaggi si potrebbero nascondere gli hackers pronti a violare i tuoi accounts e ti potrebbero turbare.In conseguenza potrebbero intercettare dei tuoi dati personali e di accesso, tra cui addebitare a te (tramite la tua carta di pagamento, il borsellino elettronico o il tuo credito online sulla piattaforma di gioco) gli acquisti fatti da loro, oppure sostituirsi a te per compiere azioni illegali o scorrette mascherandosi dietro la tua identità.

LA PRIVACY

Prima di pubblicare foto,video e informazioni ricordati di non inquadrare te o un’altra persona
in cattiva luce e se sei certo che non possa essere USATO per scoprire cose che vuoi che sappiano SOLO in pochi… via libera!

IL RISPETTO DEGLI AMICI

Chiedi ai tuoi amici di rispettare la tua PRIVACY come tu rispetti la loro: chi è corretto chiede sempre il permesso prima di diffondere materiale (foto, video, informazioni) che non lo/la riguarda.

COME FACCIO A DISTINGUERE GLI SCHERZI FATTI PER GIOCO DA QUELLI DI CATTIVO GUSTO ARCHITTETTATI DAI CYBERBULLI?

Se il delinquente ha atteggiamenti aggressivi, diffamatori (per esempio posta foto senza il permesso) o addirittura discriminatori (giudica le vittime per la razza o orientamento sessuale)e lo fa usando la Rete… è un cyberbullo! Che siano reali o DIGITALI, i prepotenti prendono di mira altre persone cercando la approvazione degli altri. Ignorali e alleati con chi ha bisogno di amici, non di like!

Alunni: Moreno Scarpetta e Erica Attinà classe 3^ sez. C



BULLISMO E CYBERBULLISMO

Gli adolescenti sempre più spesso sono esposti alle insidie del bullismo non solo fisicamente, ma anche via internet e cellulare. Secondo lo studio di un gruppo di ricercatori europei, circa il 10% degli adolescenti tra i 12 e i 14 anni è vittima del cyberbullismo: un’azione di disturbo continua sulle persone che vengono perseguitate tramite i social network.
Il Bullismo è l’aggressione o la molestia ripetuta a danno di una vittima in grado di provocarle ansia, isolarla o emarginarla attraverso vessazioni, pressioni, violenze fisiche o psicologiche, minacce o ricatti, furti o danneggiamenti, offese o derisioni. Se tali atti si realizzano con strumenti informatici si ha il cyberbullismo, il bullismo telematico e informatico.


I ragazzi bersaglio possono essere minacciati continuamente attraverso sms o siti web. Oltretutto queste informazioni si diffondo molto rapidamente, può essere difficile rimuoverle dalla rete e spesso è complicato identificare la vera fonte dei messaggi aggressivi.
Quasi sempre i bulli frequentano la stessa scuola della vittima. L’anonimato garantito dalla rete consente loro di usare un linguaggio più libero e aggressivo del normale. Per proteggere i ragazzini, come sempre, un ruolo chiave spetta agli adulti, che non dovrebbero essere così “naif” su ciò che i loro figli confessano sulla rete. Più che vietare l’accesso ad alcuni spazi sul web, è meglio insegnare ai ragazzi come comportarsi una volta in rete. Di fronte alle vittime, dobbiamo aiutarle e insegnare loro a interrompere l’aggressione seguendo tre regole chiare anti-cyberbulli: non condividere informazioni, blocca i contatti e parlane con un adulto.


Oggi, grazie alla legge approvata in senato, in ogni istituto tra il team degli insegnanti sarà individuato un referente per le iniziative contro il bullismo e il cyberbullismo che avrà il compito, in collaborazione con tutte le figure scolastiche, la polizia postale e le associazioni territoriali, di prevenire il fenomeno diffondendo l’educazione alla legalità e all’uso consapevole di internet, con attività curriculari e iniziative in ambito scolastico.

Alunni classe 3^ sez. A e disegno di Foschi Sara classe 2^ sez. F

ADOLESCENZA A RISCHIO

L’adolescenza è un periodo di cambiamento in cui l’individuo si muove dalla dipendenza all’indipendenza e, attraverso una crisi d’identità, vive esperienze che possono portare ad un comportamento conflittuale. In questa fase i ragazzi assumono comportamenti a rischio legati all’abuso di sostanze che possono causare gravi patologie.Gli alunni della 3A, nell’ambito dell’argomento ”Adolescenza” hanno sviluppato ed approfondito, alcuni rischi che corrono gli adolescenti: il fumo, la droga e l’alcol. Divisi in gruppi, hanno ricercato notizie, realizzato cartelloni e successivamente, relazionato su questi argomenti. Sulla droga, hanno inventato un piccolo sketch che, in poche battute, spiega l’influenza negativa sui giovani e su come essa agisca sulle loro vite.
Diffondilo!

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