#ANDRA’TUTTOBENE_Scuola Secondaria di Primo Grado “Raffaello Motto”
La scuola non si è fermata, prosegue grazie all’utilizzo della didattica a distanza.
In quest’ultimo mese l’Italia sta passando un grave e tragico periodo, nel quale muoiono tante persone.
Tutto questo per colpa di un grave virus che viaggia velocemente e sta infettando il mondo intero.
Per questo motivo ci siamo messi tutti in quarantena, alcune persone non lavorano e noi studenti non andiamo più a scuola.
All’inizio questa situazione l’avevo presa alla leggera, perché da una parte ero felice di non andare a scuola e di stare di più con i miei genitori, ma poi capii che la nostra popolazione era a rischio, non potevo più vedere i miei amici e i miei parenti, oppure uscire di casa per fare un po’ di shopping o semplicemente andare a fare un giro nella bella passeggiata viareggina.
Però disperarsi non aiuta, per questo dobbiamo sempre guardare il lato positivo.
Stare a casa non è un problema, anzi, io sono abbastanza felice perché vedo di più la mia mamma, che prima era sempre al lavoro, invece adesso ci divertiamo facendo delle attività insieme: cuciniamo dei dolci semplici ma squisiti, ci alleniamo ogni mattina, guardiamo dei films, sistemiamo la casa, e non mancano mai i giochi in inglese che mi insegna mia mamma.
Anche se siamo lontane, io e le mie amiche ci divertiamo comunque, facciamo tante videochiamate, ci confrontiamo con le serie tv che abbiamo appena visto, ma soprattutto ci ricordiamo dei bei momenti passati assieme in classe, nei corridoi della nostra scuola e nei bagni, oppure quando il Prof. De Luca ci metteva le canzoni e noi ballavamo e cantavamo spensierati…
In realtà, la scuola mi manca e spero di ritornarci presto, per rivedere tutti i miei compagni e le prof.
Io credo che questa quarantena e questo brutto periodo ci abbiano insegnato non solo a cucinare benissimo come se fossimo a Master Chef, ma anche a goderci la vita al massimo.
Apprezzare dei momenti con le persone a noi care e non piangere o disperarsi per delle cose come una verifica andata male.
La vita è una sola e la dobbiamo vivere nei migliori dei modi!
Mi piace stare a casa, anche perché adesso si fanno le videolezioni, un metodo molto efficace per stare al passo con il programma scolastico.
Svolgere le lezioni con tutte le nostre comodità e vedere le Prof. e i compagni in modo virtuale è una cosa nuova, che mi dà tanta gioia.
Le videolezioni ci permettono anche di imparare ad utilizzare meglio la tecnologia e di scoprire cose fantastiche giorno dopo giorno.
Poi quando le finiamo c’è un piccolo stacco ed io e i miei compagni abbiamo una sorta di “tradizione”:
restiamo collegati in videochiamata ed esprimiamo le nostre sensazioni ed emozioni, chiacchieriamo e comunichiamo tutti insieme.
In queste settimane ho fatto molte cose e ho provato tante emozioni, come, per esempio, la felicità, quando mi venivano dei biscotti buonissimi, la rabbia quando una serie TV finiva, la tristezza quando al telegiornale sentivo che nonostante si sia tutti in quarantena, muoiono ancora tante persone, la gioia quando chiamavo delle mie amiche, e tante altre emozioni.
La quarantena ci permette di fare delle cose che, magari, prima non avevamo il tempo di fare, oppure prenderci più cura di noi stessi.
Quando tutto questo finirà io urlerò, forza Italia! Perché so che noi siamo forti e supereremo anche questa!
Articolo di Chiarello Mila classe 1 sez. A
Ormai è quasi un mese che siamo a casa da scuola a causa di questa emergenza dovuta al Coronavirus.
Siamo stati tutti costretti a cambiare le nostre abitudini ad uscire di casa solo per necessità.
Io, come molti altri, non esco più dal giorno in cui hanno chiuso le scuole, infatti ad uscire sono soltanto i miei genitori: la mamma perché va a fare la spesa e il papà perché deve andare a lavorare.
La mattina mi alzo abbastanza tardi , faccio colazione, gioco un po’ ai videogiochi oppure faccio attività fisica insieme a mia sorella.
Verso l’una pranzo e di solito verso le tre inizio a fare i compiti.
Dopo guardo la televisione oppure ascolto un po’ di musica.
La sera dopo cena guardo un film con mia sorella.
Le giornate sono molto lunghe e certe volte mi annoio a differenza di prima che, fra lo studio e gli allenamenti di pallavolo non avevo mai tempo per riposarmi.
A volte la sera, quando vado a letto, non riesco ad addormentarmi proprio perché sono cambiati tutti gli orari e la vita non è più regolare.
Spesso penso a tutto ciò che facevo prima, alla scuola, agli allenamenti, alle passeggiate con i miei genitori e alle uscite con mio cugino.
TUTTO QUESTO MI MANCA!
Mi mancano le ore trascorse a scuola con i miei compagni e con i miei professori.
Infatti ho provato una grande emozione quando abbiamo fatto le videolezioni a distanza e li ho rivisti tutti.
A volte mi affaccio dal terrazzo per prendere un po’ d’aria e provo una strana sensazione nel vedere le strade deserte e soprattutto nel vedere le poche persone che passano e indossano mascherine e guanti.
Un pomeriggio, mentre ero affacciata ho visto passare una macchina della polizia e con un megafono veniva detto che bisognava rimanere tutti a casa.
Tutto ciò mi ha colpito molto.
Per me non è facile accettare di non poter uscire di casa liberamente, non poter vedere i miei nonni, gli zii, gli amici e i miei cugini.
Soprattutto non è facile vivere con la paura di prendere questo brutto virus perché anche se io sono in casa ho paura per i miei genitori che escono, specialmente per il mio papà che lavora nella Guardia di Finanza e quindi stando molto fuori e specialmente in questo periodo è sempre sempre a rischio.
Mi rattristo perché adesso abbiamo paura ad abbracciarci, stringerci la mano e dobbiamo mantenere le distanze dalle persone che ci sono più care.
Ad esempio è tantissimo tempo che non vedo più la mia nonna paterna che è malata e in un momento come questo rischia più di noi.
Mi manca anche il mio nonno che tutte le domeniche veniva a casa a portarmi la colazione.
Insomma mi sembra di vivere in un film.
La cosa più bella di questa quarantena è che passo molto tempo con mia sorella e insieme ci facciamo molta compagnia.
La cosa più brutta è che il tre aprile sarà il mio compleanno e avrei voluto tanto festeggiarlo con i miei compagni e non vedevo l’ora .
Invece ciò non sarà possibile e lo festeggerò con la mia famiglia.
Spero tanto che tutto questo finisca molto presto e che non ci siano più persone contagiate e morti; spero che tutti, ma soprattutto le persone anziane, costrette a stare da sole, possano riabbracciare i loro cari.
Articolo di Viola Lombardi classe 1 sez. A
Cara Professoressa, sono molto emozionata per il dover parlare di questo argomento.
Quello che sta accadendo ultimamente intorno a noi è veramente da non credere. Mi sembra di vivere in un altro mondo, in un’altra vita che non è più la mia!
È dal 5 Marzo che non vado a scuola e da quel giorno sono sempre rimasta in casa con mia sorella e con i miei genitori.
Un nuovo virus, chiamato Covid 19, ha sconvolto tutto il mondo e purtroppo è arrivato anche qui da noi in Italia.
Da quel momento ho tanta paura e sono molto preoccupata.
Vedo intorno a me gli adulti pensierosi e spaventati, i quali hanno mille attenzioni verso le cose che fanno e vedo i miei genitori molto premurosi verso me e mia sorella.
La mamma pulisce spesso la casa con i disinfettanti e quando esce per andare a fare la spesa si mette i guanti e la mascherina, così mio papà.
Ogni mattina mi sveglio alle nove.
Subito però divengo pensierosa, perché sono cosciente del fatto che potrò fare poche cose.
Le giornate le trascorro sempre allo stesso modo!
In mattinata, dopo aver fatto colazione, inizio a svolgere i compiti per distrarmi un po’ e immagino quando li correggerò con i miei insegnanti.
Ovviamente mi diverto soprattutto con mia sorella, (per fortuna ce l’ho!) giocando a carte con lei, con il computer, guardando i programmi televisivi oppure un film. A volte leggo un libro per rilassarmi un po’ e spesso aiuto la mamma a cucinare o a preparare buonissimi biscotti o buonissimi dolci.
Il pomeriggio faccio le videochiamate con le mie amiche oppure ci chiamiamo per telefono per parlare un po’.
Così faccio anche con i miei nonni, con mio zio e mio cugino che non vedo da tanto tempo.
Mi domando quando farò le videolezioni con i miei professori, per sentire come stanno e quanti compiti ci daranno da svolgere!
Per sentirci più vicini, alcune mie Professoresse, hanno creato dei gruppi su Whatsapp e questo ritengo che sia una bellissima cosa.
Quando la sera vado a dormire penso a come ho affrontato la giornata e immagino le cose che farò il giorno seguente.
Mi mancano i miei amici, i miei compagni di classe, mi manca scherzare e giocare all’ ora di ricreazione con loro, mi mancano moltissimo i miei Professori anche se in questi giorni alcuni di loro li ho visti tramite le video lezioni.
Mi manca lo sport, la mia pallavolo, la mia squadra, gli allenamenti in palestra.
Mi mancano i miei nonni, mio cugino e mio zio.
Ho tanto bisogno delle cose che facevo prima che arrivasse questo maledetto virus.
Non avrei mai creduto di programmare e fare qualsiasi cosa solo ed esclusivamente all’ interno di casa mia e lontano da tutto e da tutti.
Uno degli aspetti positivi di questa vicenda è il trascorrere più tempo con i miei genitori anche se gradirei farlo fuori da casa e magari in vacanza come spesso facevamo. Però gioco e parlo molto con loro mentre prima non avevamo tanto tempo a causa dei nostri impegni.
Spero tanto che tutto questo finirà presto e che tutte le persone colpite da questo terrificante virus possano guarire.
Sogno di poter giocare libera senza avere paura di abbracciarmi e di ammalarmi, voglio tornare alla aria aperta, in un parco, in un prato, sulla spiaggia e non solo sul terrazzo di casa mia.
Desidero tanto vivere in libertà con mia sorella e con tutta la mia famiglia senza paure e preoccupazioni.
Voglio rivedere tutti e stare tutti insieme per recuperare il tempo perso.
Spero che andrà tutto bene e che tornerò a fare la vita di prima, anzi cercherò di viverla di più e
di apprezzare anche le piccole cose.
Quando finirà questa brutta vicenda penso che sarò ancora più matura e più forte di prima!
Articolo di Alessia Gibellini Classe 1 sez. A
#ANDRA’TUTTOBENE